Caduta dei capelli: quando è fisiologica e quando non lo è?
La caduta dei capelli è un fenomeno normale e fisiologico, ma solo se circoscritto ad un limitato periodo dell’anno. Quando invece si verifica un eccesso nella perdita capelli, ciò può essere la spia di qualcosa che non funziona nel nostro corpo.
Durante i mesi di aprile/maggio e di settembre/novembre infatti, in ognuno di noi avviene una caduta stagionale dei capelli.
Le cause specifiche non sono ancora note, tuttavia sono state avanzate alcune possibili ipotesi:
- Ereditarietà genetica, legata al processo stagionale di muta del pelo (caratteristica tipica dei mammiferi)
- Variazione del rapporto tra le ore di luce e di buio, con relativo cambio nell’equilibrio ormonale
- Cause legate allo stress invernale o alla ripresa delle attività dopo la pausa estiva
Quando preoccuparsi della perdita dei capelli?
Gli studi dimostrano che la perdita fisiologica di capelli si aggiri intorno ai 50 capelli al giorno, numero che rientra nel normale ciclo vitale. Alcuni capelli sul pettine o sul cuscino devono quindi destare un po’ di preoccupazione.
Le cause principali della caduta dei capelli
Un eccesso nella caduta dei capelli può avvenire per diverse ragioni, come ad esempio:
- dieta: le diete sbilanciate o troppo rigide possono influire sulla buona salute del capello. In particolare, nella dieta devono essere introdotti la cisteina e la lisina, i due aminoacidi essenziali che costituiscono prevalentemente i capelli e che il nostro organismo non è capace di sintetizzare.
- carenza di proteine: anche lo scarso consumo di carne, pesce e legumi può contribuire all’indebolimento dei capelli, facendoli diventare più sottili e fragili
- carenza di minerali e oligoelementi: si tratta di elementi sempre presenti in una dieta ricca di frutta e verdura, fondamentali per la salute dei capelli. Questi alimenti contengono antiossidanti naturali che contrastano gli effetti negativi dei radicali liberi.
- stress fisici (malattia sistemica, anemia, chirurgia) e psicologici
- cause endocrinologiche: ad esempio ipo o ipertiroidismo, pre oppure post menopausa, o quando ci si trova in postpartum
- farmaci: i farmaci chemioterapici ad esempio causano la perdita totale di peli e capelli. Si tratta in ogni caso di effetti temporanei e limitati alla durata della terapia. Vi sono poi anche farmaci anticoagulanti, antidepressivi, i beta-bloccanti (usati per la cura dell’ipertensione) e farmaci a base di vitamina A, che possono determinare tale effetto collaterale
Perdita capelli e visita tricologica
Nei casi di caduta dei capelli eccessiva, è fondamentale rivolgersi ad un team di professionisti specializzati in tricologia, che grazie ad un’accurata visita tricologica riusciranno ad individuare eventuali anomalie e cause che interessano il cuoio capelluto e i capelli del singolo paziente.
La visita tricologica si articola in più fasi:
- colloquio iniziale ed anamnesi: in questa fase il tricologo rivolge al paziente una serie di domande per verificare il suo stato generale di salute, la presenza di casi di calvizie in famiglia, indaga sull’eventuale uso di farmaci, sullo stile di vita e sulle abitudini alimentari.
- esame visivo del cuoio capelluto e dei capelli per accertare la presenza o meno di eventuali diradamenti o patologie della cute del cuoio capelluto (come ad esempio psoriasi, follicolite, dermatite seborroica, ecc.)
- tricoscopia: un esame microscopico dei capelli e del cuoio capelluto tramite una videocamera digitale che permette di documentare e quantificare digitalmente la diffusa perdita di capelli. Ciò permette di osservare i singoli capelli e individuarne eventuali anomalie come disomogeneità dei diametri o alterazioni dei fusti. La tricoscopia e l’esame obiettivo consentono di diagnosticare anche forme molto precoci o iniziali di alopecia androgenetica, permettendo di intervenire tempestivamente con la terapia adeguata.